Battaglia di King's Mountain parte del teatro meridionale della guerra d'indipendenza americana | |||
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La morte del maggiore Ferguson a King's Mountain in un quadro di Alonzo Chappel del 1863 | |||
Data | 7 ottobre 1780 | ||
Luogo | King's Mountain, Carolina del Sud | ||
Esito | Vittoria americana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La battaglia di King's Mountain venne combattuta il 7 ottobre 1780 sull'omonima collina della Carolina del Sud (circa 14 chilometri a sud dell'odierna cittadina di Kings Mountain in Carolina del Nord), nell'ambito dei più vasti eventi del teatro meridionale della guerra d'indipendenza americana.
La battaglia fu in effetti uno scontro fratricida tra americani, visto che ad affrontarsi furono da un lato i reparti di irregolari locali che sostenevano l'indipendenza dei nascenti Stati Uniti d'America, e dall'altro una forza della milizia "lealista" fedele al legame con il Regno di Gran Bretagna. I lealisti, al comando del maggiore Patrick Ferguson, furono braccati dalle forze ribelli e infine attaccati di sorpresa mentre sostavano sulla cima di una collina nota come King's Mountain: nel corso di un duro quanto confuso scontro, Ferguson fu ucciso e la forza lealista quasi completamente annientata.
Ben al di là dei suoi effetti materiali, King's Mountain rappresentò un toccasana per il morale degli indipendentisti americani, scosso da una lunga serie di sconfitte militari patite negli anni precedenti; la ripresa morale fece seguito a quella delle fortune belliche, e la battaglia fu ben presto annoverata come uno dei punti di svolta della guerra. Il campo di battaglia è oggi preservato come Kings Mountain National Military Park e dal 1996 è inserito nel National Register of Historic Places.